Non sono una Milf (Italian Edition) by Aleandro Vimercati

autore:Aleandro Vimercati [Vimercati, Aleandro]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2017-03-18T23:00:00+00:00

PARTE SECONDA

12

Il telegiornale della sera aveva confermato bel tempo per tutto il weekend.

Nonostante questo Eleonora si è alzata alle cinque del mattino, per assicurarsi che ci avessero azzeccato. Affacciata alla finestra, si gode l’alba. L’aria frizzante contribuisce a svegliarla del tutto.

Respira profondamente. Oggi è quel giorno.

Il tempo era volato. Tra bomboniere, modifiche dell’ultimo minuto al menù, prove dell’abito e addobbi floreali, avevano fatto appena in tempo. Tra qualche ora sarà al fianco del suo Alessandro. Alla fine, dopotutto, quella è l’unica cosa che le interessa davvero. Il resto è superfluo. Solo adesso che è arrivato il momento se ne rende conto.

“Il gallo ha svegliato anche te?” domanda una voce alla sue spalle.

Eleonora si volta, trovandosi davanti Riccardo in boxer, maglietta e capelli arruffati.

“Scemo. Tu cosa ci fai in piedi?”

“Non ho dormito granché.”

“Colpa del caldo?”

“Diciamo di sì.”

“Quando la smetterai di farti del male?”

“Non posso farci niente” confessa andandosi a sedere sul letto della sorella. “Faccio di tutto per non pensarci, ma quando la sera chiudo gli occhi, lei è lì.”

“Almeno oggi posso vederti col sorriso?” gli domanda.

“Certo che puoi. Oggi puoi tutto. Tranne usare il bagno per prima” dice scattando in direzione della porta in fondo al corridoio.

Eleonora insegue il fratello per impedirgli di chiudersi dentro, ma essendo partita in ritardo deve accontentarsi di battere i pugni sulla porta.

“Riccardo, non fare il cretino!” urla. “Apri! Mi devo preparare.”

“Hai visto che ore sono?” replica lui dall’interno. “Hai tutto il tempo. Vai a mettere su un caffè forte. Oggi ne avremo bisogno.”

“Vado, ma giuro che se tra cinque minuti non sei fuori butto giù la porta.”

Mentre Eleonora scende le scale, suo padre si affaccia dalla porta della stanza con aria stralunata.

“Cosa diavolo è questo casino?”

“Chiedilo a tuo figlio” è la risposta che arriva dalla cucina.

La chiesa di San Lorenzo si trova nel Comune di Eupilio, lungo la statale che collega Como a Lecco.

Posizionata in rilievo rispetto alla strada, colpisce subito per la sua semplicità. I muri bianchi, privi di qualsiasi decorazione, spiccano in mezzo al verde. Tegole portoghesi coprono sia il tetto del corpo centrale che la cima del piccolo campanile, donando alla struttura un aspetto sobrio che ne mette in evidenza la linearità.

Eleonora se n’era innamorata fin da bambina. Ogni volta che, per un motivo o per l’altro, parlavano di matrimonio, lei non faceva che ripetere quanto le sarebbe piaciuto sposarsi lì.

Lui non aveva avuto niente da obiettare. Anche perché la chiesa si trova a pochi chilometri dal paese in cui vivono entrambi. Convincere Don Angelo era stata la parte più difficile, considerato quanto tenesse a celebrare la funzione.

Dal punto in cui si trova, Alessandro riesce a vedere uno scorcio del lago. Anche se deve ammettere che in un momento come quello, il panorama passa in secondo piano. Eleonora è in ritardo. Preferirebbe essere in un fienile, ma averla accanto, piuttosto che restare lì in preda all’ansia. Ormai sono passati venti minuti dall’ora stabilita.

“Sicuro che arriva?” domanda per la ventesima volta, mentre cammina avanti e indietro per il piccolo sagrato.

“Ti vuoi calmare?” lo riprende Riccardo.

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